Descrizione
I due figli di Medea sono due demoni che hanno occupato la mente della maga che li ha invocati dall’abisso, aiutandola a prestare soccorso all’amato Giasone dietro compenso di essere finalmente partoriti in corpi umani. Questi due spiriti le parlano in continuazione, ma solo lei e il pubblico possono udire la loro voce. La decisione di Giasone di lasciare Medea per Creusa, figlia di Creonte re di Corinto, sovverte i piani della maga. Disperata, Medea vorrebbe rimanere a Corinto per riconquistare Giasone e inventa di essere incinta per convincere Creonte a darle il permesso di rimanere. Nel frattempo, si viene a sapere che Creusa è rimasta incinta, e ciò fa maturare in Creonte una proposta d’alleanza politico-militare tra i nascituri di Creusa e quelli (inesistenti, ma lui non lo sa) di Medea, con fini espansionistici sulla Colchide di cui la maga è originaria. Lo stesso evento fa maturare nei demoni la decisione di occupare i feti della principessa, bypassando il problema della separazione tra Medea e Giasone. Inorridita da questa prospettiva, Medea compie un esorcismo su sé stessa e imprigiona i demoni in una veste: ma né l’una, nel cercare di imprigionarli, né gli altri, nel cercare di liberarsi, tengono conto di alcuni particolari.
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